TRAPANI. La violenza era la norma. L' assunto che è alla base del processo con le accuse, a vario titolo, di maltrattamenti verso fanciulli e lesioni personali a carico di suor Teresa Mandirà ex responsabile della comunità "Casa del Fanciullo San Pio X" di Valderice, e di altre quattro persone, suor Yvonne Jacqueline Noah, cittadina camerunense in servizio presso l' istituto e dei dipendenti Maria Mazzara, Carlo Cammarata e Maria Milana, è stato confermato in aula attraverso le audizioni dei ragazzini ospiti.
Due dei minori, di cui una ragazzina, escussi in modalità protetta, hanno confermato gli episodi di violenza subiti durante i periodi in cui vissero o comunque furono ospiti nella struttura. Su domanda delle parti civili, due delle quali rappresentate dagli avvocati Nino Sugamele e Salvatore Rapisardi, i due ragazzini hanno chiarito che i maltrattamenti sono stati effettuati anche a danno di altri minori e hanno ribadito di averne subìto di fisici (schiaffi, strattonamenti, graffi) quando si rifiutavano di mangiare o di fare i compiti.
Hanno riferito, altresì, di aver fatto, tal volta, la doccia con acqua fredda e di aver ricevuto, per merenda, cibi passati. I fatti risalgono al marzo 2013.
Il processo è stato rinviato al giorno 27 per l' audizione di altri due minori.
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