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Duplice omicidio a Marsala, due cugini condannati a 20 anni

MAZARA. Il gup di Marsala Francesco Parrinello ha condannato a 20 anni ciascuno i cugini Pietro e Domenico Centonze, rispettivamente di 47 e 41 anni, entrambi di Marsala, processati con rito abbreviato per l'omicidio di due tunisini, Rafik El Mabrouk e Alì Essid, di 31 e 34 anni, uccisi con due colpi di fucile la notte del 3 giugno 2015, in contrada Samperi, nelle campagne tra Marsala e Mazara del Vallo (Tp). Contestando l'aggravante dei futili motivi (esclusa però dal gup), il pm Anna Sessa aveva chiesto la condanna dei due all'ergastolo.

Ai primi di luglio 2015 i carabinieri arrestarono i due cugini (parenti del capomafia ergastolano Natale Bonafede), ma Pietro Centonze fu rimesso in libertà pochi giorni dopo. Oggi, poco dopo la lettura della sentenza, è stato arrestato dai carabinieri al bar di fronte al tribunale, dove si era recato con il suo legale per bere un caffè. La gelosia di uno dei due imputati per una ragazza romena sarebbe stata alla base del duplice omicidio. Dall'indagine dei carabinieri emerse che in un night di Mazara del Vallo, il «Las Vegas», Rafik El Mabrouk la notte del 3 giugno ebbe un diverbio con Domenico Centonze perchè il tunisino si era intrattenuto con la ballerina straniera - i due si erano scambiati i numeri di telefono - arrivata nel locale insieme a Centonze.

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