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Acqua col contagocce a San Vito: «Costretti alle autobotti private»

San Vito Lo Capo - Trapani. E' una spiaggia molto grande con sabbia fine e chiara, l’ideale per chi va in famiglia e non è alla ricerca di grandi avventure.

SAN VITO LO CAPO. Nel bel mezzo dell' estate, quando alberghi, affittacamere e bed & breakfast sono pieni di turisti, a San Vito Lo Capo si soffre la sete. L' acqua dai rubinetti esce col contagocce e per riempire cisterne e serbatoi c' è chi deve ricorrere alle autobotti private. È successo anche al palermitano Giampiero Finocchiaro, proprietario di una casa di 40 metri a San Vito Lo Capo, che ieri ha denunciato cosa succede nella località turistica, ai microfoni di "Ditelo a Rgs".

«Mediamente c' è chi, oltre a quanto dovuto al Comune, spende circa 500 euro a stagio ne per pagare le autobotti private perché l' acqua dalla rete arriva pochi giorni a settimana». La sete la soffre tutta San Vito Lo Capo dove l' erogazione avviene in alcune zone una volta a settimana, in altre (quelle centrali) due volte a settimana. Per il resto dei giorni i rubinetti rimangono a secco. Eppure l' acqua c' è. Il paese di San Vito (ma anche Macari e Castelluzzo) viene servito da tre pozzi di proprietà comunale che si trovano in contrada Timpe Bianche, nel territorio di Castelluzzo.

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