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MARSALA. «E' scandaloso che siano passati infruttuosamente quattro anni da quando abbiamo presentato alla Regione la richiesta per rendere la spiaggia di Torrazza pubblica». Ad affermarlo è il sindaco Gaspare Giacalone, che quattro anni fa aveva inviato una lettera alla Regione per far tracciare la definitiva linea di demarcazione tra la parte di spiaggia pubblica di Torrazza e i terreni di proprietà privata.
Ad oggi, però, la Commissione Demanio Marittimo non ha fornito il suo parere. E ciò preoccupa non poco il primo cittadino. Scampato, infatti, il pericolo "cementificazione" dopo il naufragio del progetto della Roof Garden di Michele Licata, non è detto che qualche altro imprenditore ci possa nuovamente provare. "Alla Regione - continua Giacalone - hanno nominato una commissione con il compito di definire il limite tra proprietà privata e demanio. Da allora, nonostante numerosi solleciti e la piena collaborazione, non ci sono stati significativi passi avanti. Questi sono i terreni che appartenevano prima a Calcedonio Di Giovanni, a cui hanno sequestrato un patrimonio di 450 milioni di euro ed è sotto inchiesta per intrecci con la mafia. Poi, questi terreni sono stati venduti a Michele Licata, a lui hanno sequestrato un patrimonio di circa 130 milioni di euro per reati vari tra cui truffa, falso in bilancio ed evasione fiscale".
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