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Trapani, confiscati beni per tre milioni al boss Coppola

TRAPANI. Beni per tre milioni di euro sono stati confiscati ieri al boss Filippo Coppola, detto "U Prufissuri", vicino ai mafiosi Vincenzo Virga e Matteo Messina Denaro. L'operazione è stata condotta dal Nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Trapani, insieme al servizio centrale del Ros, in esecuzione del provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Trapani, su richiesta della Dda di Palermo.

Il patrimonio confiscato comprende 7 terreni agricoli; 6 tra case e magazzini; un'impresa agricola individuale; 13 rapporti bancari; 4 polizze assicurative. I beni erano stati sequestrati dai carabinieri il 13 novembre 2013. Filippo è fratello di Girolamo Antonino Coppola, funzionario della Regione siciliana, indagato nel 2009 per associazione mafiosa nell'ambito dell'operazione denominata "Golem"

La militanza in Cosa nostra di Filippo Coppola (ex insegnante, da qui il soprannome di U Prufissuri) risale agli anni '70. Fu lui a battezzare Vito Sugamiele, classe '74, nipote del vecchio boss Vito Sugamiele. Nel 1996 fu arrestato per aver, in concorso, protetto la latitanza di esponenti di Cosa nostra; nello stesso anno, nell'ambito dell'operazione "Rino fase II", Coppola fu nuovamente arrestato. Nel 2002 una sentenza definitiva l'ha riconosciuto colpevole di associazione mafiosa e condannato a 7 anni. Anche dal carcere ha esercitato il suo potere nella famiglia mafiosa di Paceco. Dall'indagine emerge un'inspiegabile facilità da parte di Coppola ad accedere al credito bancario con l'erogazione di mutui per oltre 500 mila euro nell'arco di pochi anni. Disponeva anche di una villa costruita abusivamente negli anni Novanta e che doveva essere demolita a seguito di una sentenza del 2008.

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