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Strage in villa, chiesto ergastolo per i Marino

TRAPANI. Il sostituto procuratore genera ledi Milano, Lucilla Tontodonati, ha chiesto la condanna all' ergastolo per i cugini pacecoti Vito e Salvatore Marino accusati della strage della famiglia bresciana Cottarelli: Angelo, sua moglie Marzenna e il loro figlio sedicenne Luca uccisi a Brescia il 28agosto del 2006. «Il pentito e unico condannato per l' omicidio Dino Grusovin dice la verità. Ci sono riscontri a iosa alle sue parole. Ci sono prove autonome che dimostrano la presenza dei Marino in casa Cottarelli la mattina del 28 agosto di dieci anni fa», ha spiegato il magistrato. Dello stesso avviso non è stata, invece, in passato, la Cassazione che ha bollato il sedicente architetto triestino, Grusovin, come «inattendibile».

I cugini Marino vennero assolti in primo grado, condannati all' ergastolo nel primo appello, ma la Cassazione annullò la sentenza rimandando gli atti a Milano. Anche nel corso del secondo appello vennero condannati all' ergastolo, ma per la seconda volta la Suprema Corte annullò la sentenza con rinvio. La richiesta di ergastolo, pertanto, è stata chiesta nell' ambito del terzo processo di appello. Una vicenda giudiziaria - quella che coinvolge i cugini Marino - che presenta non poche contraddizioni.

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