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Bimbo di tre anni morto a Marsala, polemiche e indagini sui soccorsi

MARSALA. Dopo cinque giorni di coma si è spento ieri mattina al Centro di Neurochirurgia dell'ospedale Villa Sofia di Palermo il piccolo Andrea Mistretta, il bambino di 3 anni di Marsala, che sabato pomeriggio è rimasto vittima di un incidente in casa. Stava giocando quando è caduto accidentalmente battendo la testa per terra.

Tutto lasciava supporre, in un primo momento, che potesse trattarsi di un banale incidente e al piccolo Andrea sono state fornite le prime cure dai familiari che lo hanno portato da un pediatra. «Da questi è stato visitato dopo dieci minuti di attesa - dicono i genitori - e rimandato a casa, con l'assicurazione che non aveva niente di grave; ci ha tranquillizzati dicendoci che solo nell'1 per cento dei casi era possibile una emorragia cerebrale. Abbiamo osservato che il bambino aveva vomitato quattro volte ma ci ha solo detto di farlo dormire». Il pediatra ieri non ha replicato. Rientrati a casa il bambino ha continuato a stare male. Dopo qualche ora si è svegliato con le convulsioni così la decisione di portarlo al Pronto Soccorso del «Paolo Borsellino».

Qui la lunga attesa per la visita per fare la Tac che accertava l'emorragia cerebrale. Come se non bastassero quei 40 minuti d'attesa i genitori sono stati informati che l'elisoccorso era «fermo». «Nostro figlio - hanno detto i genitori del piccolo Andrea - è stato portato in condizioni disperate a Villa Sofia con l'ambulanza che, per altro, è dovuta tornare indietro in quanto non c'erano le sacche per l'urina». A Villa Sofia il bambino è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per fermare l'emorragia cerebrale; al termine dell'operazione era in coma. Sabato mattina si erano riaccese le speranze con il primario della neurochirurgia che informava i genitori che c'era un «leggero miglioramento» ma che comunque le condizioni restavano gravi e permaneva lo stato di coma. Ieri mattina la notizia della morte di Andrea Mistretta che non è riuscito a svegliarsi da quello stato. E ieri stesso, pur straziati dal dolore, Manuela e Fabrizio Mistretta hanno dato l'assenso alla donazione degli organi. Un gesto di estrema generosità ed altruismo che consentirà a tanti bambini di potere avere quella vita che il fatale destino non ha voluto per Andrea. Intanto sulla vicenda ha posto una interrogazione al Senato il portavoce del Movimento 5 Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo che ha sollecitato il Ministro della Sanità Lorenzin a fare una visita ispettiva al «Paolo Borsellino« di Marsala, mentre gli avvocati Vincenzo Maltese e Manfredi Zammataro dell'associazione Co.Di.Ci. hanno preannunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Marsala e la possibile costituzione di parte civile accanto ai genitori e ai parenti del piccolo Andrea.

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