MARSALA. Scongiurato il pericolo della possibile "cementificazione" della zona a ridosso della spiaggia di Torrazza (ormai naufragato, infatti, il progetto della "Roof Garden" di Michele Licata), il sindaco Gaspare Giacalone fa redigere due progetti dal Comune per la valorizzazione e la fruizione sia del litorale Torrazza e dell'area retrostante, che dei "margi" Nespolilla, Milo e Spanò, identificati come "zona umida di importanza internazionale" dalla Convenzione di Ramsar e per questo protetti.
Si tratta, infatti, di aree Sic-Zps comprese nella "Rete Natura 2000" per la conservazione degli habitat naturali. Premettendo che dei piani di gestione delle aree umide non sono responsabili i Comuni, ma la Guardia forestale, il sindaco Giacalone spiega che la sua amministrazione ha redatto due progetti. Uno da realizzare con fondi comunali (100 mila euro) e l'altro con fondi Ue (due milioni di euro).
Il primo, già approvato dal Consiglio comunale, riguarda la Zps della spiaggia di Torrazza e di quella che sarà l'area di sosta per i bagnanti, dove è previsto anche un "piano di protezione delle dune di sabbia". Il secondo, invece, riguarderà l'area più ampia delle zone umide. "Saranno rimossi i rifiuti e realizzati i percorsi per la fruizione - spiega Giacalone - il progetto è in collaborazione con Life Natura, associazioni ambientaliste e piccole imprese giovanili per la gestione".
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