TRAPANI. Depositata la consulenza sui beni sequestrati all’ex vescovo di Trapani, Francesco Miccichè, accusato di appropriazione indebita e malversazione di fondi pubblici: quelli dell’8 per mille. Richiesta dalla Procura, è stata eseguita dal professore Mauro Sebastianelli e da don Giuseppe Randazzo chiamati a stimare il patrimonio sottratto all’ex capo della chiesa trapanese al centro dell’inchiesta sulla Curia caratterizzata da ribaltamenti e colpi di scena. Lo stesso Miccichè è passato da grande accusatore ad accusato. Il contenuto della consulenza per il momento è ricoperto dal massimo riserbo. Una fontana in marmo, un’anfora greca di inestimabile valore, un pianoforte, oggetti in avorio e crocifissi su base lignea, con superficie intarsiata di coralli: il tesoro sequestrato, assieme a titoli di credito per cifre a sei zeri, nell’ambito dell’inchiesta della Procura trapanese.