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«Usura a Castelvetrano», Campobellese alla sbarra

CAMPOBELLO DI MAZARA. È ancora una volta sotto processo per usura il cinquantasettenne campobellese Andrea Moceri, al quale recentemente sono stati sequestrati beni per oltre 20 milioni di euro. La misura di prevenzione patrimoniale è stata chiesta dalla Dia. Per gli investigatori, infatti, Moceri avrebbe «stretti legami con gli ambienti mafiosi».

Ormai alle spalle il processo che nel febbraio 2013, per usura e rapina impropria, lo ha visto condannato dal tribunale di Marsala a quattro anni e mezzo di carcere, ma che in appello si è concluso con l' assoluzione per alcuni capi d' imputazione e con la prescrizione per altri, adesso Moceri è alla sbarra accusato di prestiti «a strozzo» dall' imprenditore edile (il castelvetranese Giuseppe Orlando) che ha ristrutturato e ampliato gran parte dei locali in cui svolge la sua attività commerciale, quello di rivenditore di auto. Secondo l' accusa, nel 2006, Andrea Moceri, non solo non avrebbe pagato l' imprenditore per i lavori eseguiti, ma gli avrebbe anche prestato denaro a un tasso di interessi molto alto.

Notevole la cifra che avrebbe prestato (si avvicina al milione di euro) e di conseguenza anche gli interessi pretesi. Emerge, intanto, che il sequestro di beni di tre settimane fa è collegato al processo in corso al tribunale di Marsala, nel quale Giuseppe Orlando si è costituto parte civile. Ad assisterlo è l' avvocato castelvetranese Francesco Moceri.

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