PANTELLERIA. Nessun segno di violenza, tranne quelli provocati dall'impatto dell'auto sui fondali, sarebbe stato rilevato sul corpo di Teresa Stuppa, la donna di 55 anni il cui cadavere, lunedì scorso, intorno a mezzogiorno, è stato trovato dai sommozzatori nelle acque del porto nuovo di Pantelleria. È stato questo il primo risultato dell'autopsia disposta dalla magistratura ed effettuata da un medico legale all'obitorio di Marsala. Si attende, comunque, ancora il risultato degli esami istologici per accertare la presenza di acqua nei polmoni o in altri tessuti. Solo in caso negativo, si valuterebbero altre possibili cause di decesso. E cioè che la donna sia morta prima del suo impatto con le acque e i fondali del porto. Sugli stessi fondali, a circa otto metri di profondità, è stata trovata anche l'auto di Teresa Stuppa, una Land Rover Defender. Il cadavere della donna era fuori (probabilmente, il corpo è stato sbalzato dopo l'impatto) e il mezzo era a circa dieci metri di distanza dal molo. Quest'ultimo particolare fa presumere che l'auto sia stata lanciata a velocità verso il mare e che quindi non sia finita in acqua per un incidente. Sul caso indagano la Procura di Marsala e i carabinieri. L'allarme sulla scomparsa era stato lanciato dai familiari anche su Facebook. Secondo la sorella, Teresa Stuppa non aveva motivi per togliersi la vita.