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Erice, protezione civile in campo contro i furti

ERICE. Durante la notte il borgo medievale di Erice sarà tenuto sotto controllo anche dalla Protezione Civile. Lo ha disposto l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo Tranchida con l’obiettivo di monitorare il centro abitato della Vetta durante i mesi invernali, quando il centro storico è abitato da non più di 250 persone. Il centro storico in questo periodo è piuttosto spopolato, con la stragrande maggioranza delle case disabitate.

Una condizione di desolazione che agevola i malintenzionati. Tant’è che nei mesi scorsi Erice è stata presa di mira dai ladri, con decine e decine di abitazioni svaligiate, soprattutto quelle dei residenti, oltre che dei villeggianti. Un vero e proprio allarme furti che ha portato gli ericini, sempre esasperati dai continui colpi ai danni della comunità muntisa, a rivolgersi direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella proprio per chiedere maggiori controlli e più sicurezza. Il paese, di notte, sarà adesso presidiato, oltre che dalle forze dell’ordine, anche dagli uomini e dalle donne delle associazioni di Protezione civile accreditate al Comune, ovvero la “Pubblica assistenza Humanitas” ed i “Vigili del fuoco discontinui volontari”. L’obiettivo è di monitorare il borgo medievale, con l’occhio rivolto, naturalmente, anche ai movimenti sospetti, che saranno segnalati a Polizia e Carabinieri, questi ultimi presenti in Vetta con una propria Caserma. Tra l’altro la presenza della Protezione Civile comunale era stata sollecitata dagli stessi residenti durante le assemblee cittadine fatte a giugno e luglio con il sindaco Tranchida e gli assessori incentrate sui problemi del borgo, a partire dall’emergenza furti, questione che è stata al centro di una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Erice alla presenza del prefetto Leopoldo Falco e dei rappresentanti delle forze dell’ordine. Nel corso dell’incontro, tenuto a Palazzo Sales, gli ericini hanno avanzato una serie di proposte.

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