TRAPANI. Arrivano disposizioni più rigide da parte dell’Azienda sanitaria provinciale per i numerosi medici di famiglia del territorio. L’amministrazione sanitaria trapanese, infatti, ha adottato un provvedimento che integra una vecchia deliberazione e con la quale, tra l’altro, stabilisce ulteriori criteri in applicazione anche a precise regole dettate dal Ministero della Salute e dalla Regione.
In pratica il problema rilevante riguarda l’appropriatezza o meno dei farmaci e degli esami clinici che vengono eseguiti. Infatti, l’Asp con il provvedimento adottato dal manager Fabrizio De Nicola, adesso ha stabilito che la Commissione istituita a suo tempo «è tenuta a valutare le prescrizioni farmaceutiche dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici della continuità assistenziale, specialisti convenzionati interni ed esterni, medici degli ospedali pubblici e privati». Alle prescrizioni potranno in buona sostanza essere fatti rilievi di inappropriatezza, e il prescrittore potrà a sua volta controdedurre. La commissione poi - è detto ancora nel provvedimento dell’Asp - e tenuta a deliberare l’archiviazione del procedimento ovvero l’addebito al medico dei farmaci prescritti in maniera inappropriata.
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