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Don Ciotti a Salemi: "Cambiare la legge sui beni confiscati"

SALEMI. “Bisogna trovare il coraggio di avere più coraggio, per continuare a denunciare chi estorce denaro. Però, è necessario che lo Stato ci sia e accompagni gli imprenditori in questo difficile cammino”. Queste parole sono state dette da don Luigi Ciotti al convegno su Matteo Messina Denaro che si è svolto a Salemi a proposito dell’esperienza di Elena Ferraro definita -l’imprenditrice coraggio-. Al convegno era presente anche il presidente di Confindustria Trapani, Gregory Bongiorno.Altro aspetto affrontato da Don Ciotti è stato quello della gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia. Il tema è stato affrontato dal leader di “Libera” che in questi anni ha gestito vari beni tolti ai mafiosi .Tema che rimane molto molto in questo momento dopo le note vicende giudiziare di Palermo. La cattiva gestione delle aziende confiscate, ha generato disagi a migliaia di famiglie che pagano le conseguenze di un sistema che non ha funzionato. Poi , dall’altra parte c’ è un inchiesta che vede coinvolti a vario titolo diversi magistrati di Palermo.

Don Luigi Ciotti sul punto non usa mezzi termini ” il problema c’è da tempo. E’ da due anni che chiediamo delle modifiche alla legge sui beni confiscati.Abbiamo raccolto un milione di firme .Tra le richieste vi è la proposta di nuove norme sull’affidamento dei beni agli amministratori giudiziari. Noi – ha continuato Don Ciotti – abbiamo applicato il nostro metodo stimolando l’affidamento dei beni a delle cooperative con molti giovani dentro e a cui abbiamo dato la possibilità di costruirsi un futuro lavorativo. Ribadisco che le cooperative sono autonome.”

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