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Controlli agli ambulanti, tensione a Trapani

Il comandante Biagio De Lio: «Devono spostarsi da una zona all’altra, con sosta non superiore a 60 minuti»

TRAPANI. Urla, rabbia, tensione. Lo Zingaro, questa volta, ha perso la testa e quando gli agenti della polizia municipale si sono recati, ieri mattina, in via Conte Agostino Pepoli, nelle adiacenze della Basilica dell’Annunziata, per sequestrargli la merce è andato in escandescenza.

Assieme alla moglie che poi è stata colta da malore, ha buttato per terra le sue piante, inveendo contro gli uomini in divisa. L’atmosfera è subito diventata incandescente nonostante la pioggia battente. Poi l’arrivo del capo dei vigili urbani, Biagio De Lio, - presente anche il vice sindaco Giuseppe Licata - ha calmato gli animi. Giuseppe Guarnotta di 59 anni, meglio conosciuto come lo Zingaro, ha la licenza di venditore ambulante. Ergo: non può stazionare in via Conte Agostino Pepoli, nei pressi dell’omonima villa, dove, invece, ha realizzato un vero e proprio punto di vendita, ma dovrebbe spostarsi da una zona all’altra, con sosta non superiore a 60 minuti. Un mese fa aveva già subito un sequestro di novanta piante. In quella circostanza gli agenti della Municipale gli intimarono di non sostare più in quel tratto di strada. Lui, però, da lì non intende spostarsi.

 

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