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Protesta a Scopello per il «Mare Libero»

L’appello dell’architetto Iano Monaco: «Chiediamo a tutti di aiutarci a preservare la tonnara con il rispetto che merita»

Sampieri - Faraglioni di Scopello

CASTELLAMMARE. Poco meno di venti imbarcazioni sono arrivate dal porto di Castellammare del Golfo, altre erano già ancora lì davanti. Due rocciatori si sono arrampicati in uno dei faraglioni e hanno appeso uno striscione di dodici metri con su scritto “Mare libero”. Un gruppo di persone (capitanato dal sindaco Nicola Coppola, dal deputato Valentina Palmeri e Massimo Fundarò, segretario regionale di Sel), invece, a nuoto è sbarcato alla tonnara, indossando le magliette con un singolare quanto provocatorio slogan.

Questa la cronaca di “Riprendiamoci il mare!”, l’ennesima manifestazione che il coordinamento “Mare libero” ha organizzato ieri nello specchio di mare antistante la tonnara di Scopello. Si torna, dunque, a parlare del libero accesso al mare dentro l’ex opificio, battaglia condotta dal coordinamento guidato da Mariangela Galante e Paolo Arena e dalla stessa Amministrazione comunale.

Il Tar ha sospeso l’ordinanza dell’ente locale che nel mese di luglio dava il via libera all’accesso gratuito e il 10 settembre entrerà nel merito della questione.

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