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Emergenza acqua ad Alcamo: "Arriva anche una volta ogni 10 giorni"

ALCAMO. "In certe zone arriva ogni 2-3 giorni, in altre ogni 6-7, in altre dopo 10 giorni", segnalano cittadini alcamesi riferendosi all'acqua. Non all'acqua dal cielo, perché di quella non se ne vede, ad Alcamo, in queste calde giornate di piena estate. Si tratta, invece, dei turni dell'approvvigionamento idrico, una situazione già tormentosa per tutto il mese di luglio.

E c'è anche quest'argomento, inserito tra la pioggia di comunicati di cui l'ex assessore comunale Antonino Manno, da quando ha perso il posto di assessore, continua ad inondare redazioni, uffici comunali e magistratura contabile. Stavolta, infatti, Manno chiede delucidazioni circa il costo del servizio idrico integrato. Non mancano, a proposito, le prese di posizione del consigliere Ignazio Caldarella, che già tante volte ha trattato la questione relativa alla crisi idrica e alla necessità di attuare progetti per risolverla. Caldarella commenta intanto la bocciatura, da parte del massimo consesso civico, delle proposte di aliquote Imu e Tasi. "Il non rispetto del Patto di stabilità - afferma infatti Caldarella citando le conseguenze del ritiro del bilancio di previsione - non consentirà lo sblocco di alcuni concorsi e l'attivazione di alcune opere pubbliche tra cui la manutenzione delle strade e la rete idrica Cannizzaro. Non si potrà continuare a fare lavorare 400 lavoratori contrattisti. Tutto questo - sostiene - per non chiedere ai cittadini un piccolo sforzo di 35 euro a famiglia per le prime case e di 70 euro a famiglia per le seconde case".

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