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Ato, annullata cartella di 5 milioni di euro a Mazara

«Il calcolo degli interessi non è chiaro». Questa la motivazione della commissione tributaria che ha emesso la sentenza

TRAPANI. Il calcolo degli interessi non è chiaro. E per questo motivo la commissione tributaria provinciale di Trapani, presidente Roberto Angelo De Simone, relatore Antonino Arangio, Giudice Pier Luigi Tomaiuoli, con una sentenza depositata il 3 luglio scorso, ha annullata la cartella di oltre cinque milioni a carico della Belice Ambiente SpA in liquidazione. Riscossione Sicilia, che doveva incassare la somma, non ha spiegato come sono state calcolate le rate con cui Belice Ambiente, che gestisce la raccolta dei rifiuti dell'Ato Tp2, stava provando a colmare un grosso debito col fisco. Secondo la sentenza, Riscossione Sicilia avrebbe dovuto spiegare il motivo per il quale la "cartella esattoriale" era lievitata a oltre 5 milioni di euro, dopo la richiesta di rateizzare il pagamento.

Un errore o una svista? Intanto quella mega-cartella è stata annullata dalla Commissione tributaria provinciale di Trapani. Belice Ambiente spa, assistita dall'avvocato Alessandro Dagnino, su incarico del liquidatore Nicolò Maria Lisma, aveva avanzato ricorso contro il debito di circa 5,2 milioni di euro, nei confronti della Riscossione Sicilia, per mancata motivazione, appunto, delle modalità di calcolo degli interessi.

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