TRAPANI. «Quindici sanzioni al Codice della strada per turno». È la singolare prescrizione a cui devono attenersi gli agenti «contrattisti» della polizia municipale di Erice che hanno aderito ad un progetto obiettivo in corso di svolgimento. Detto in soldoni: i vigili che non elevano almeno 15 multe, ogni qualvolta sono in servizio di pattuglia, non percepiranno gli emolumenti previsti dal progetto, circa 1.500 euro durante la stagione estiva. Una cifra non indifferente per coloro i quali, come i «contrattisti», percepiscono circa 800 euro al mese di stipendio.
Sulla legittimità della clausola nessuno si esprime compiutamente: il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, dice che «l’idea di fare prevenzione è pura filosofia», perché i risultati si ottengono «quando si tocca la tasca dei cittadini», pertanto «siamo per la tolleranza zero».
L’obiettivo del progetto è quello di «potenziare e migliorare i servizi di controllo del territorio e di sicurezza urbana», ma stabilire un numero minimo di multe potrebbe suonare come una forzatura. «Gli aspetti tecnici del progetto sono stati curati dagli uffici competenti e non da noi politici». A dirigere la polizia municipale, dal primo luglio, c’è Giacomo Catania il quale si limita a dire che «se dovessero esserci dei vizi si correggeranno».
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