MARSALA. Il pubblico ministero ha chiesto una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione e al pagamento di una multa pari a duemila euro per due marsalesi accusati di truffa all’Inps. Si tratta di Giacomo e Piernicola Abrignani, rispettivamente di 61 e 37 anni, padre e figlio, l’uno ex rappresentate e l’altro impiegato della Cia - Confederazione italiana agricoltori - di contrada Strasatti, assistiti dagli avvocati Diego Tranchida e Giacomo Pipitone che hanno perorato l’innocenza dei loro assistiti chiedendone l’assoluzione, per entrambi «perché i fatti non sussistono o per non averli commessi».
Si tratta del processo che si sta celebrando davanti al giudice monocratico del Tribunale di Marsala Matteo Giacalone – al secondo piano del Palazzo di giustizia “Paolo Borsellino” e che scaturisce da un’indagine effettuata dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza coordinati dal procuratore capo Alberto Di Pisa e dal sostituto Nicola Scalabrini che nel luglio del 2013, in conferenza stampa, parlarono di una truffa pari a trecentomila euro.
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