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Troppi pitbull a Trapani, il Partito animalista: «Impiegati in lotte»

Tre cani sono stati sequestrati dalla polizia. Erano tenuti in casolari e sprovvisti di microchip. «Caccia» ai proprietari

TRAPANI. Combattimenti clandestini tra cani in città? A lanciare l’allarme è il capo della segreteria nazionale del Partito animalista europeo, Enrico Rizzi. «E’ un fenomeno reale - dice - lo testimonia la presenza di numerosi pitbull che, peraltro, vengono custoditi in condizioni fatiscenti. Del problema ho informato la Prefettura perchè bisogna subito correre ai ripari, agendo in sinergia con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di queste lotte illegali. L’Azienda provinciale sanitaria, che si è già mostrata sensibile alla problematica, da sola può fare ben poco. C’è in pericolo la pubblica incolumità perchè un cane addestrato a combattere rappresenta una minaccia da non sottovalutare».

Secondo le stime di Enrico Rizzi nel territorio, tra Trapani e Erice, ci sarebbero una cinquantina di pitbull custoditi nei quartieri popolari in pessime condizioni igienico-sanitari. Di recente a Fontanelle-Sud, all’estrema periferia del capoluogo, un pitbull viveva rinchiuso in un’auto. «Il proprietario - denuncia Enrico Rizzi - lo teneva segregato nell’abitacolo».

 

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