TRAPANI. «Gli operatori del pronto soccorso dell’ospedale «Sant’Antonio Abate» probabilmente saranno pochi e certamente lavorano senza interruzione alcuna, ma in ogni caso il servizio di accettazione lascia diverse volte a desiderare, forse per la carenza di personale che provoca disagi». Lo sostiene in un documento a tratti assai critico l’Associazione «Noi Consumatori» guidata da Marcello Signorello. In particolare, viene messo in evidenza il fatto che spesso viene assegnato con leggerezza il codice che dovrebbe essere dato a seconda la gravità del caso, rosso, giallo, verde o bianco.
Ed al riguardo viene citato il caso del paziente morto d’infarto dopo un’attesa al pronto soccorso, quindi da codice rosso, mentre in visita vi erano 5 pazienti con codice giallo, secondo quanto ebbe a dichiarare lo stesso direttore dell’ospedale al TG1 subito dopo quel tragico fatto accaduto oltre un mese addietro. «Il codice spesso viene dato dall’operatore da lontano, da dietro lo sportello e lo diciamo per esperienza vissuta - scrive l’associazione - senza forse preoccuparsi minimamente della reale patologia cui è affetto il paziente che possibilmente è un codice rosso».
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