TRAPANI. «La morte fa parte della vita». Ed ancora: «La medicina non può fare miracoli». Sono le parole pronunciate da un dirigente-medico del Sant’Antonio Abate, di cui non è stato mostrato il volto, davanti alle telecamere di un noto programma televisivo nazionale che si è occupato del caso di Daniel Cesanello, il bambino di 23 mesi deceduto, in circostanze ancora da decifrare, all’ospedale di Trapani. Una citazione sulla concezione della morte, ritenuta fuori luogo e poco rispettosa nei riguardi dei genitori che ancora oggi non riescono a darsi pace per la perdita del figlioletto. E così mamma Bice e papà Gaetano hanno sporto denuncia contro i medici del nosocomio trapanese, già, peraltro, indagati dalla Procura per il reato di omicidio colposo. Cosa che non avevano fatto prima perché la donna non voleva che sul corpicino del figlioletto venisse eseguita l’autopsia.
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