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Evasione fiscale, indagate cinque persone a Marsala

Gli inquisiti, ognuno per il proprio ruolo, non avrebbero pagato circa due milioni di euro

MARSALA. In cinque sono stati raggiunti da un avviso di conclusione delle indagini preliminari per evasione fiscale che ammonterebbe in totale a due milioni di euro. Si tratta di una vasta indagine diretta dal Procuratore Alberto Di Pisa, coordinata dal sostituto Nicola Scalabrini ed effettuata dalla sezione di pg della Guardia di Finanza di Marsala che ha condotto all’accertamento di un'evasione fiscale pari a circa duemilioni di euro. Agli indagati viene contestato, a vario titolo, mancato versamento nei termini previsti di Iva, Irpef e ritenute fiscali. I fatti contestati dagli inquirenti ai cinque indagati sono relativi al periodo tra il 2009 e il 2014. Due le vicende che riguardano in particolare Ludovico Roccafiorita, 66 anni, nato a Castelvetrano, ma residente a Mazara del Vallo.

A lui è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini sia nella qualità di rappresentante legale della cooperativa “Medservice”, azienda con sede a Mazara, che secondo la Procura della Repubblica di Marsala non avrebbe versato Iva per 841 mila euro. L’altra che invece riguarda la cooperativa “Gruppo Logistica Faenza”, con sede a Marsala, di cui è rappresentante sempre Ludovico Roccafiorita. Qui l'ammanco per le casse dello Stato sarebbe, invece, pari a 704 mila euro. “Una volta preso contezza delle accuse dopo aver acquisito copia degli atti articoleremo la linea difensiva”, ha dichiarato l’avvocato difensore Walter Marino. Gli altri indagati sono: Angelina De Vita, di 66 anni di Petrosino, Onofrio Fileccia, di 61 anni di Erice, Pietra Muscarella, di 62 anni originaria di Valledolmo, in provincia di Palermo, ma residente a Marsala, e la marsalese Giovanna Passalacqua, di 59 anni.

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