SALEMI. Appropriazione indebita aggravata in concorso è il reato contestato dalla Procura di Marsala che ha appena notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a Pino Giammarinaro, ex deputato ARS, e ad altre cinque persone, tra cui anche la moglie del noto politico 69enne di Salemi, ossia la signora Giovanna Calistro, di 57 anni. Secondo l’accusa – indagini effettuate dalla sezione di pg della Guardia di Finanza presso la Procura di Marsala coordinata dal Procuratore capo Alberto Di Pisa e dal sostituto procuratore Nicola Scalabrini –, Giammarinaro sarebbe stato “amministratore di fatto” di alcuni centri medici e gli altri amministratori solo dal punto di vista formale, soci o dipendenti.
L’accusa è stata mossa nei confronti di Giammarinaro, della moglie e di altre quattro persone: Antonio Maniscalco, di 52 anni, Giuseppe Angelo, di 37, Fabrizio Chianetta, di 44, tutti di Salemi, e Antonio Inzirillo, di 48 anni, avvocato gibellinese. La somma contestata, e dunque oggetto dell’appropriazione indebita, ammonterebbe ad oltre un milione e 200 mila euro, e sarebbe stata prelevata dalle casse di centri medici e di fisiokinesiterapia.
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