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La morte dell'imprenditore al pronto soccorso di Trapani, la denuncia dei familiari

Era in attesa con un «codice giallo» quando si è aggravato. L’Asp: «I medici erano impegnati con altri 3 cardiopatici»

TRAPANI. Un’altra tegola si è abbattuta sull’ospedale “Sant’Antonio Abate”, dopo la vicenda del piccolo Daniel deceduto nel reparto di pediatria, in circostanze ancora tutte da decifrare. Un imprenditore è morto al pronto soccorso e i familiari hanno sporto denuncia ai carabinieri, ipotizzando un presunto caso di malasanità. A perdere la vita Pietro Colletta, titolare della ditta di onoranze funebri di via Vespri, a Valderice. Aveva 75 anni. Sposato, padre di tre figli.

La tragedia si è consumata, giovedì mattina, intorno alle 12,30. Pietro Colletta era a passeggio con la moglie quando ha avvertito un forte dolore al petto. I due coniugi erano nei pressi dell’ospedale e, pertanto, si sono subito recati al pronto soccorso. All’imprenditore è stata misurata la pressione. Era alta: 190. Dopo avergli assegnato il “Codice giallo”, il paziente – secondo il racconto dei familiari - è stato fatto accomodare in sala d’aspetto, in attesa di essere visitato dai medici, impegnati con altri pazienti. Poco dopo, pero, Pietro Colletta si è accasciato per terra. Inutili i tentativi di rianimarlo. Il suo cuore aveva cessato di battere. Per sempre. La salma è stata trasferita all’obitorio del Sant’Antonio Abate. Entrambi i figli dell’imprenditore si sono recati al comando provinciale dei carabinieri di Trapani, per sporgere denuncia.

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