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Campobello, 4 anni e mezzo inflitti all'ex sindaco Caravà

Secondo l’accusa avrebbero chiesto del denaro ad un imprenditore per votare favorevolmente una lottizzazione

TRAPANI. Il Tribunale collegiale di Marsala ha condannato a quattro anni e mezzo di carcere l'ex sindaco di Campobello di Mazara, Ciro Caravà, accusato di concussione, ma l’avvocato difensore Giovanni Lentini annuncia: “è una sentenza che merita di essere appellata”. Lo stesso reato era stato contestato a due ex consiglieri comunali di maggioranza di Campobello, Antonio Di Natale e Giuseppe Napoli, ma per entrambi il reato è stato derubricato da concussione in “induzione indebita a dare o promettere utilità”, una fattispecie meno gravosa e che sarebbe stata chiesta, durante l’arringa finale, in subordine, proprio dagli avvocati difensori dei due imputati. Ma nonostante la derubricazione del reato, il collegio giudicante presieduto da Sergio Gulotta (a latere Pierini e Moricca), ha emesso sentenza di condanna anche per Di Natale, per il quale la pena decretata è di tre anni e mezzo di reclusione; mentre Napoli il verdetto è stato di due anni, con pena sospesa.

Di Natale è stato assistito dagli avvocati Pantaleo e Fiorello: “In parte è stato riqualificato il fatto e quindi sembrerebbe che ci sia un ridimensionamento del fatto – ha detto Pantaleo – e questo è un primo passo avanti per la difesa. Dopo aver letto le motivazioni valuteremo di appellare la sentenza”.

Della stessa posizione anche gli avvocati Paolo Paladino e Antonella Moceri, difensori di Napoli. In sede di requisitoria due condanne e un’assoluzione erano state invocate dal pm Anna Cecilia Sessa.

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