TRAPANI. Accusato di una serie di disservizi dalle amministrazioni comunali dell'Agro ericino, Favignana e San Vito Lo Capo e dalle Associazioni dei consumatori che in particolare contestano la emissione delle fatture a saldo dei consumi idrici del 2008 e del 2009, l'Eas ha risposto ufficialmente spiegando, in termini tecnici, la legittimità delle fatturazioni e facendo alcune precisazioni. Il tutto è contenuto in una nota a firma del commissario liquidatore dell'Ente acquedotti siciliani, Dario Bonanno, e del dirigente del Servizio, Ciro Di Corte. Tra l'altro si puntualizza che i contatori guasti o illeggibili che non è stato possibile sostituire "per le notorie difficoltà finanziarie" in cui versa l'Eas, "non comportano maggiore eccedenza per l'utente"; che per il cattivo funzionamento del contatore è possibile chiedere una "verifica in contraddittorio" che "non è stata mai rifiutata" e che le fatture contengono anche i canoni fognari e di depurazione che l'Eante acquedotti siciliani "riscuote in nome e per conto dei comuni gestiti, a cui verranno riversati i relativi introiti". Ribadendo, quindi, che non è possibile sospendere la riscossione delle fatture, l'Eas si dichiara, comunque, disponibile prendere in considerazione "eventuali rateizzazioni, come di fatto, sta facendo".
Alla nota già replicano i sindaci pur dicendosi disponibili ad un confronto la cui urgente organizzazione viene affidata al presidente della Regione Rosario Crocetta e all'assessore per le Acque ed i Rifiuti Vania Contraffatto. Gli amministratori locali sottolineano, comunque che i canoni fognari e depurativi sono "da tempo ed illegittimamente trattenuti" dall'Eas in danno dei Comuni "nonostante le diffide" e la "carente conduzione Eas relativa alle mancate attività manutentive e gestionali delle reti, con l'inesauribile (e come giudizialmente già acclarato) deterioramento delle stesse nonché a valere di ingenti interventi sostitutivi che stanno collassando finanziariamente i Comuni".
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