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Marsala, «Ecco come combattiamo il randagismo»

Giovanna Pinna, commissario straordinario dell’Enpa: «Ogni settimana recuperiamo almeno 8 cuccioli, bisogna puntare sulla sterilizzazione»

MARSALA. Branchi di randagi in vari punti del Marsalese preoccupano i passanti, intanto aumentano di giorno in giorno i dati degli abbandoni registrati dalle associazioni animaliste, ma proprio dai volontari nasce un progetto che punta a risolvere il problema con sterilizzazioni e reimmissioni nel territorio. Si tratta di un’iniziativa dell’Enpa di Marsala, coordinata dal commissario straordinario Giovanna Pinna, in collaborazione con il veterinario del centro San Francesco Michele Galfano e con il responsabile Giuseppe Tozio dello Zoo Service che si trova in via San Giovanni Bosco.

«La situazione è davvero divenuta insostenibile – ha detto Manuela Canale, attivista Enpa – ogni settimana combattiamo con il recupero di almeno otto, dieci cuccioli abbandonati in tutto il territorio. Noi ci muoviamo con le adozioni che vanno avanti, ma non basta più. Perché per ogni cucciolata che trova casa c’è una cagna che resta libera e che tra pochi mesi sarà di nuovo incinta». Il problema è correlato al fatto che da più di un anno il canile di Marsala – una delle migliori strutture siciliane – è stracolmo, accogliendo circa 260 cani a fronte dei 190 posti previsti. Quanto alle zone interessate dalla presenza di branchi, si tratta di almeno cinque contrade. «In contrada San Teodoro – continuano dall’Enpa – ci sono circa sette cani che hanno già costituito un branco. Si tratta di una zona balneare e turistica. Abbiamo già prelevato e fatto adottare i cuccioli, ma bisogna sterilizzare gli adulti. È l’unico modo. Abbiamo anche inviato, circa un mese fa, una nota scritta al Comune rappresentando le criticità della questione, ma non abbiamo avuto riscontri».

 

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