ALCAMO. La Procura di Trapani ha chiesto il giudizio immediato per Aminta Guerrero Altamirano, la donna di 33 anni, di origine messicana e residente ad Alcamo, accusata di aver ucciso, lo scorso 14 luglio, Lorenz, il figlioletto di 5 anni, con una massiccia somministrazione di un farmaco antidepressivo: il «Laroxyl». Il processo comincerà il 25 febbraio prossimo dinanzi ai giudici della Corte di assise di Trapani. La donna soffriva di crisi depressive.Le indaginbi, dirette dal procuratore capo, Marcello Viola, sono state condotte dal sostituto Sara Morri, che ha coordinato l’attività investigativa del commissariato di polizia di Alcamo.
Overdose da farmaci antidepressivi. Questo è stato il responso dell’esame tossicologico eseguito sul corpicino dal direttore dell’Istituto di medicina legale del Policlinico universitario di Palermo, Paolo Procaccianti.
Omicidio premeditato aggravato per avere cagionato la morte del figlio, somministrandogli un medicinale antidepressivo in dose massicce e con l’aggravante della premeditazione e nell’avere agito nei confronti di un discendente», è il reato contestato dalla Procura. Il movente dell’omicidio non è ancora del tutto chiaro; tuttavia sarebbe collegato ai disturbi psichici dell’indagata, che si sarebbero aggravati con la separazione, oltre che a gravi difficoltà economiche. L’ex marito, Enzo Renda, un paio di anni è emigrato in Germania. Il rapporto tra la coppia non sarebbe mai stato idilliaco, al punto che l’indagata, in passato, ha denunciato l’ex marito per maltrattamenti. Secondo quanto asserito dai vicinbi di casa, nelle ore successive alla tragedia, la giovane mamma pare fosse intenzionata a ritornare nel suo Paese di origine assieme a Lorenz.
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