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Belice, i sindaci lanciano l'allarme: "Per la ricostruzione servono 430 milioni"

Non basta il finanziamento di 35 milioni di euro del Ministero delle Infrastrutture e della Regione: la vicenda deve essere ancora chiusa

PARTANNA. Saranno celebrate in un clima di sostanziale protesta , le manifestazioni previste per 47° anniversario del terremoto nel Belice. A denunciare tale situazione di incertezza è il coordinatore dei sindaci , Nicolò Catania , che afferma che , nonostante il finanziamento , di 35 milioni di euro, previsto dalla Legge di Stabilità del 2013 ed ottenuto grazie all’impegno del Coordinamento, del Ministero delle Infrastrutture e della Regione Siciliana , deve essere ancora chiusa, la vicenda ricostruzione nei comuni colpiti dal sisma.

Nicolò Catania, sottolinea , «come la vicenda ricostruzione, sia ancora un capitolo aperto in quanto mancano 150 milioni di euro per opere pubbliche e 280 milioni per l’edilizia privata denunciando, la mancanza di una politica centrale , necessaria per attuare azioni legate ad un processo armonico di sviluppo, delle aree interne e come gli impegni presi , dalle alte cariche istituzionali, venuti in questo territorio , siano serviti a poco.Si era parlato di zona franca , ma non abbiamo visto i fatti - afferma il sindaco di Partanna- ,anzi la poca attenzione verso questo territorio, è stata dimostrata da altre azioni, come quelle relative alla tassazione, l' Imu dei terreni agricoli il via libera alle trivellazion , o peggio ancora, sui fondi Pac o come , l’estromissione dalla legge di stabilità 2015, nonostante gli emendamenti che sono stati presentati e poi scomparsi , con un ulteriore ,scippo, operato dal Governo» .

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