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«Squillo», cinque imputati davanti al gup a Marsala

Era stata condotta dai carabinieri in collaborazione con i militari di Genova Portoria. L’udienza del processo si svolgerà il prossimo 5 febbraio

MARSALA. Formulando l’accusa di aver indotto alla prostituzione e di aver sfruttato il meretricio di varie donne straniere in un immobile in contrada Fossarunza, la Procura di Marsala ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per quattro persone. Si tratta di Leonardo Petterico, di 35 anni, di Espitia Nydia Yolanda Moya, colombiana di 44 anni, Salvatore Brugnone, di 70 anni difeso dall’avvocato marsalese Salvatore Fratelli e Sandra Tatiana Ordinez Giraldo, nata a Bogotà, di 44 anni. Nei giorni scorsi si è tenuta la prima udienza preliminare innanzi al GUP Francesco Parrinello, ma è stata rinviata al 5 febbraio per un difetto di notifica ad uno degli indagati. Il procedimento penale ha preso il via dall’operazione dei carabinieri della Compagnia di Marsala denominata “Squillo”, che è stata realizzata in collaborazione con i militari di Genova Portoria.

Gli indagati, secondo la pubblica Accusa, avrebbero disciplinato l’afflusso di prostitute, curandone il trasporto da e per il luogo esercizio del meretricio, fornito loro vitto e alloggio e schede telefoniche per parlare con i clienti, vigilando su di loro per assicurarne la sicurezza e riscuotendo la percentuale sui loro ricavi. Tra i reati contestati dagli inquirenti il fatto di aver compiuto nei confronti delle stesse donne atti di lenocinio tramite la stampa, sfruttando la prostituzione con l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni di più persone, dal 15 dicembre 2008 al 4 marzo 2009.

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