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Alcamo, condanna e interdizione per 3 poliziotti

Gli imputati erano stati accusati a vario titolo di rivelazione di segreto d’ufficio, falso e abuso

ALCAMO. Tre poliziotti Martino Suriano, Pietro La Barbera e Giuseppe Presti, in servizio, nell’ottobre del 2011, alla Volante di Alcamo sono stati condannati dal tribunale collegiale di Trapani (presidente Alessandra Camassa, a latere Samuele Corso e Chiara Badalucco) rispettivamente, a 2 anni e 2 mesi, 2 anni ed un anno di reclusione.

Per tutti il collegio giudicante ha dichiarato l’interdizione dai pubblici uffici ma per La Barbera e Presti ha disposto la sospensione della pena mentre ha assolto Suriano da una delle accuse «perché il fatto non sussiste» (i reati relativi alle due per cui è stato condannato sono stati unificati sotto il vincolo della continuazione) e Presti per un’altra «per non avere commesso il fatto». Originariamente Suriano era accusato di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio e corruzione in atti giudiziari, gli altri due di falsità ideologica e abuso d’ufficio. Secondo quell’accusa Suriano, il 4 ottobre del 2011, avrebbe comunicato al cogestore di fatto di una sala giochi internet point e scommesse sportive, che nel pomeriggio alcuni suoi colleghi avrebbero eseguito un controllo amministrativo nel locale.

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