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Un gassificatore a Gallitello, è già polemica

Il sindaco di Calatafimi Sciortino: «Non ho pregiudizi e resto in attesa finché si certifichi che non sia inquinante»

CALATAFIMI. Realizzare nel territorio calatafimese un gassificatore ad alta temperatura, cioè un impianto che da vari rifiuti ricava combustibili gassosi per produrre energia. Il progetto per quest'impianto, che andrebbe a sorgere in dodici ettari di terreno nei pressi dello svincolo autostradale Gallitello, è stato presentato giovedì pomeriggio al Castello arabo-normanno di Castellammare, nel corso di un incontro organizzato dalla Srr Trapani Nord. I sindaci intervenuti non hanno firmato alcun protocollo, quindi è ancora a livello teorico.

Ma ciò basta per scatenare le prime reazioni. "Un gassificatore per cinque province - commenta il M5S che, tramite la sua deputata regionale Valentina Palmeri, esprime il suo fermo no -. Un ritorno alla politica fallimentare di Cuffaro, con gli sviluppi che tutti conosciamo sui termovalorizzatori. Tale progetto copre non solo la provincia di Trapani ma anche quelle di Agrigento, Enna, Messina e Palermo. Tra i sindaci intervenuti - aggiunge Palmeri -, l'unico che ha preso posizione netta contro il progetto è il sindaco di Alcamo. Occorre, piuttosto, finanziare l'impiantistica che ha presentato l'Ato Tp1 per il territorio, ovvero l'impianto di compostaggio di Calatafimi Segesta, la piattaforma di valorizzazione dei materiali della raccolta differenziata di Buseto Palizzolo e della discarica di supporto.

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