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Legale vittima di sms indesiderati, la difesa: «Inviati solo per errore»

Protagonisti della vicenda giudiziaria sono l’avvocato Sugamele e il sindaco Tranchida

ERICE. Nell'ambito del processo che vede imputato per molestia, dinanzi al Tribunale di Trapani, il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, ieri ha deposto la vittima: l'avvocato Nino Sugamele. I fatti: il legale ha sporto denuncia nei confronti di Tranchida perchè destinatario, in periodo di campagna elettorale, di messaggi sms indesiderati. Nel corso delle indagini è stato accertato l'esistenza di un data base, per il quale il Garante ha aperto un procedimento nei confronti dell'amministratore.

E' stato altresì accertato che il sindaco aveva stipulato, pagando con fondi pubblici 540 euro, un contratto con "Aruba.it" per l'invio di diecimila messaggi. E, tra questi, almeno tre - il 24 febbraio, il 5 aprile e il 19 giugno di due anni fa - sono stati ricevuti dall'avvocato Sugamele. Gli sms sono stati inviati, rispettivamente, dalle isole Bahamas, dal Canada e dalla Svezia."Dopo le elezioni 2007 non ho inteso avere più rapporti politici con Giacomo Tranchida - ha affermato Sugamele deponendo in Tribunale -. Inizia a ricevere sms firmati da Giacomo Tranchida... chiesi la cancellazione del mio numero dal data base. Intanto mi arriva un altro sms a firma Giacomo Tranchida. Con raccomandata al Sindaco rappresentai che non volevo ricevere i suoi sms.

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