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Campo Coni pericoloso a Trapani, la commissione diffida

L’impianto sportivo è danneggiato e in grave abbandono Salone: «Auspico che l’amministrazione provveda subito»

TRAPANI. «Gravi carenze di sicurezza e pericolo per l'incolumità pubblica». Li ha riscontrati, durante un sopralluogo al Campo Coni, la Commissione Lavori Pubblici, opere pubbliche ed urbanistica del Comune che, pertanto, ha immediatamente trasmesso una segnalazione alla Protezione civile ed ha contestualmente diffidato il sindaco Vito Damiano perché «entro 30 giorni metta in sicurezza l'impianto sportivo».

«In caso di inadempienza - sottolinea, nella nota di diffida al sindaco il presidente della Commissione, Francesco Salone, consigliere comunale di Forza Italia - lo scrivente, onde evitare di incorrere nei reati di omissione e connivenza, sarà costretto ad inviare gli atti alle autorità competenti». La Commissione Lavori Pubblici, opere pubbliche ed urbanistica presieduta da Salone è composta dai consiglieri Giovanni Vassallo, Silvestro Mangano, Tiziana Carpitella, Franco Briale e Pietro Cafarelli. Durante il sopralluogo ha anche constatato che ancora non è stato fatto nulla per ripristinare il tetto degli spogliatoi dell’impianto sportivo crollato circa un anno fa. «Auspico che l'amministrazione comunale intervenga al più presto - commenta Salone -. Soprattutto voglio sperare che il sindaco Damiano non adotti la facile soluzione della chiusura dell'impianto, come ha fatto per la scuola Buscaino Campo, sottraendolo agli sportivi e consegnandolo all'abbandono ed ai vandali».
I mancati interventi per ripristinare la piena funzionalità del Campo Coni erano stati denunciati non più tardi di un mese fa dall’«Osservatorio per la Legalità e per i Diritti violati» presieduto dall’avvocato Vincenzo Maltese cui era stato dato mandato di predisporre il testo di una petizione dal preparatore atletico Oscar Tipa nonché da Stefano Farina ed Alessandro Scarpitta, della società di atletica 5 Torri.
«Ma la questione - aveva affermato, nell’occasione, l’avvocato Vincenzo Maltese - è assolutamente a conoscenza dell’amministrazione comunale. Agli uffici di competenza, infatti, non può non risultare che da circa 10 mesi gli immobili che insistono all'interno della struttura (docce e spogliatoi) versano in stato di totale abbandono essendo chiusi ed interdetti da transenne, in quanto strutture pericolanti. Sempre lo scorso anno sono crollati i tetti e da allora è stato vietato l’accesso, per ovvie ragioni di sicurezza».
Con la petizione, rilanciata dopo che ad inizio mese, erano stati chiusi al pubblico per un guasto tecnico i bagni dell’impianto, si chiedeva che venissero risolte le criticità ed in particolare che venissero ristrutturati e messi in sicurezza gli immobili con docce e spogliatoi, impianti luce e acqua e che si valutasse, in un secondo momento, la possibilità di aprire la struttura oltre le 17, affinché i ragazzi vi si possano recare a svolgere attività sportiva dopo le ore di studio e affidarne la gestione ad Associazioni sportive locali che ne dovessero fare richiesta.

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