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Trapani, tegola su Durante: sequestrate le azioni della Cedit

È stato disposto dal Tribunale alla luce degli accertamenti effettuati sui documenti societari della «Igea San Carlo»

TRAPANI. Le quote che la Cedit Srl - amministrata dall'ex presidente di Confindustria Trapani, Davide Durante - detiene nella società consortile "Igea San Carlo" (già parzialmente sottoposta a sequestro preventivo nello scorso mese di agosto), sono state sequestrate su disposizione della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani presieduta dal giudice Piero Grillo.
La prima tranche del sequestro (eseguito su richiesta avanzata dal questore) aveva invece riguardato soltanto le quote detenute, in seno alla consortile, dalla "Funaro Costruzioni Srl", dell'imprenditore Pietro Funaro, il cui nome, sin dalla metà degli anni Novanta, figura in più indagini antimafia. A Funaro, due mesi addietro, contestualmente, gli furono sequestrati beni per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro.
Il sequestro integrativo delle quote della Cedit di Davide Durante non è stato effettuato su richiesta del questore. E' stato disposto, in autonomia, dal Tribunale, alla luce degli accertamenti condotti dall'amministratore giudiziario della società consortile "Igea San Carlo". Dall'esame dei documenti societari, a cominciare dalle carte relative ad alcuni appalti pubblici che si è aggiudicata la società consortile, emergerebbe, infatti, che l'intera "Igea San Carlo" era materialmente gestita da Pietro Funaro, nonostante la "Cedit" di Davide Durante detenesse la quota sociale maggioritaria. Insomma, la "Igea San Carlo", per il Tribunale, sarebbe stata totalmente nelle mani di Funaro.
L'ex presidente di Confindustria Trapani, Davide Durante, inoltre, è attualmente indagato dalla Procura di Trapani con l'accusa di essersi appropriato, mentre era anche presidente del Consorzio Confidi, di 600.000 euro. Si tratta di un'indafine che non ha, al momento, alcun legame con il sequestro integrativo. I pm, coordinati dal procuratore capo, Marcello Viola, stanno svolgendo una serie di accertamenti (mediante deleghe alla polizia giudiziaria) per cercare di intercettare la strada seguita dall'ingente somma di denaro, e per capire, quindi, a cosa (e a chi) servivano i seicentomila euro sottratti. Non appena i pm termineranno questi delicati e anche complessi accertamenti, procederanno all'interrogatorio di Davide Durante. Al momento non è stata ancora fissata una data.
Davide Durante, nel 2012, si candidò, senza essere eletto, all'Ars nelle fila di "Cantiere Popolare".

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