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Trapani, pochi medici: il servizio ospedaliero va in tilt

L’azienda sanitaria replica: «È stata chiesta alla Regione la conferma dell’incarico per 2 anni per un solo professionista»

TRAPANI. Va in tilt il servizio di gastroenterologia ed endoscopia dell’ospedale «Sant’Antonio Abate» di Trapani, e monta la protesta di esponenti politici, sindacati e associazioni varie. In pratica il servizio è stato sino ad oggi operativo 24 ore su 24 per garantire le urgenze che di volta in volta si presentano, casi di emorragie per il deglutimento di materiale vario ed altro. Infatti, su 3 medici che operano per tale importante servizio, per uno di loro è già scaduto il contratto a progetto, per un altro ancora scadrà a giorni, e, di conseguenza, rimarrà a sostenere tutto l’onere un solo medico.

V’è da dire, peraltro che il servizio è l’unico del genere in tutta la provincia di Trapani, e sino ad oggi ha dato brillanti risultati evitando a tanti utenti di recarsi a Palermo o in altre province. E qui monta la protesta. A cominciare dal consigliere socialista ericino Luigi Nacci (l’ospedale di fatto sorge nel territorio del Comune della Vetta), che peraltro è un medico di base, che chiede l’immediato intervento della autorità competenti al fin di garantire al paziente del trapanese una assistenza molto importante anche in termini di tempo, vista l’urgenza che diversi casi in materia richiedono, quali ad esempio inghiottire un pezzo di vetro o un chiodo.

E fa seguito una nota alla Regione del sindacato degli Infermieri, il Nursing- Up che chiede di fatto un immediato intervento dell’assessorato oltre che evidentemente dell’Azienda sanitaria provinciale. «Chiederemo - dice Baldo Scaturro, rapresentante sindacale ed infermiere - nel corso dell’incontro che avremo a giorni con l’Asp, quali urgenti iniziative la stessa Amministrazione intenda prendere». «Per esperienza diretta- aggiunge- posso dire che si tratta di un servizio fondamentale e di primaria importanza per tutta la provincia di Trapani,e siamo pronti comunque a recarci, con spirito di collaborazione, a Palermo all’assessorato regionale alla Sanità». Molto critica invece al riguardo l’Associazione «Noi consumatori» con Marcello Signorello. «Non ci meraviglia affatto- dice al riguardo il presidente della stessa Associazione- che l’Azienda sanitaria provinciale attenda la scadenza del contratto o progetto senza che preventivamente abbia preso le opportune iniziative per salvaguardare un importante ed utile servizio per i cittadini della provincia di Trapani», tanto è sempre il soggetto più debole a pagare le conseguenze di un’assistenza sanitaria che presenta tante lacune». Ma ecco la risposta che ci à stata data dall’Ufficio stampa dell’Azienda saniitaria provinciale, da noi interpellato:« La Direzione generale dell’Azienda - dichiara al riguardo l’’addetto stampa Vito Orlando - ha già fatto richiesta all’assessorato regionale alla Sanità di avere la conferma dell’incarico per 2 anni per uno dei due professionisti di alta specializzazione, il dottor Passariello, mentre per l’altra unità non è stata fatta alcuna richiesta».

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