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Tornano i randagi a Salemi

La precedente amministrazione aveva affidato 46 animali per cercare di contenere il fenomeno che è diventata una piaga per il territorio

SALEMI. Il comune di Salemi, in provincia di Trapani, ha definito insieme al canile “Mister Dog” di Crotone, a cui la precedente amministrazione aveva affidato 46 cani per combattere il fenomeno del randagismo, un piano di rientro che prevede la suddivisione degli animali in tre tipologie. Nella prima rientrano 22 cani già sterilizzati e microcippati, di indole buona, che potranno essere rimessi sulla strada secondo quanto previsto la legge; nella seconda 16, in cui figurano quelli che hanno sempre vissuto in un canile e non sono pronti per la strada; nella terza 10, nella quale sono inclusi i cani aggressivi o sotto cura medica.
Dunque gli animali rientreranno in città a scaglioni e saranno accolti dal veterinario comunale. Eccetto quelli che potranno essere rimessi in strada, la commissione straordinaria che gestisce il Comune sta ipotizzando che una parte dei 46 cani possa essere adottata dalle famiglie salemitane che versano in condizioni di disagio economico. A queste l’Ente corrisponderebbe un compenso. In questo modo si ridimensionerà il fenomeno del randagismo e contestualmente si aiuteranno i soggetti bisognosi. Ovviamente, se dovesse essere concretizzato, il progetto comporterebbe anche un’azione di monitoraggio da parte del Comune che dovrebbe accertarsi che gli animali vengano accuditi in modo adeguato dalle famiglie che li hanno adottati.
La decisione di far rientrare i cani è stata comunicata di recente proprio dal canile calabrese al Comune che dovrebbe ancora pagare una quota del 2011 e quella del 2012. In realtà era intenzione della commissione straordinaria che gestisce l’Ente, presieduta dal prefetto Leopoldo Falco, chiudere il rapporto con “Mister Dog” che risultava parecchio esoso per le casse comunali. Nello specifico, infatti, ciascun cane viene a costare 700 euro all’anno, per un importo complessivo di 3mila euro al mese e di 36mila euro all’anno. Somma che il prefetto Falco vorrebbe investire per aiutare le famiglie disagiate nel caso volessero adottare un cane. Il costo, visti i 2000 cani, tra randagi e privati, presenti a Salemi, è destinato a lievitare negli anni.
Intanto per cercare di ridimensionare il fenomeno, nel mese di luglio è stata l’attivata l’anagrafe canina nei locali dell’ex macello, in contrada Cuba, dove anche i privati dovranno recarsi per mettere il microchip al proprio animale. Inoltre è in corso una petizione di firme, per la realizzazione di un canile a Salemi, A promuoverla Chiara Bellini dell’associazione “Amici a 4 zampe”.

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