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San Vito, rete idrica sott’accusa: è vecchia e inadeguata

L’Eas: è stata costruita 50 anni fa e, quindi, non è adatta alla nuova realtà del borgo marinaro

SAN VITO LO CAPO. A San Vito l’acqua non manca, ma è insufficiente a soddisfare, nel periodo estivo, le esigenze di residenti, turisti e operatori economici costretti, pertanto, a ricorrere alle autobotti private. Sott’accusa finisce la rete idrica.
«È obsoleta e sottodimensionata — dice il capo-reparto dell’Eas del capoluogo, Domenico D’Asaro —. È stata costruita 50 anni fa e, quindi, non è adeguata alla nuova realtà del borgo marinaro». I tre pozzi di contrada Timpi Bianchi, all’ingresso della frazione di Castelluzzo, forniscono soltanto 23 litri di acqua al secondo, una quantità sufficiente di inverno, inadeguata, però, d’estate. «La condotta adduttrice, da Castelluzzo a San Vito — rileva D’Asaro — inoltre consente di veicolare soltanto 14 litri al secondo». Il Comune, di recente, è intervenuto sulla condotta, in via sostitutiva, per eliminare le perdite d’acqua. Lo ha sottolineato il sindaco Matteo Rizzo. Frattanto, nella località balneare che si appresta ad ospitare il Cous cous Fest, prosegue il malumore di baristi e ristoratori che per portare avanti le proprie attività commerciali sono costretti a comprare l’acqua. C’è un caso eclatante.
Quello di Franco Billeci, titolare del ristorante «Delfino», che in estate è costretto a sborsare 5 mila euro per approvvigionarsi. La carenza di acqua non riguarda soltanto San Vito Lo Capo, ma il fenomeno interessa tutto il territorio trapanese. A Trapani, ad appesantire l’emergenza, sono stati i furti di cavi di rame perpetrati, di recente, a Bresciana che hanno bloccato l’impianto.
A tal punto che il sindaco Vito Damiano ha chiesto prima l'intervento del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato in Prefettura, e poi quello del ministro all’Interno, Annamaria Cancellieri. Ad Erice, invece, l’acqua di colore giallastro che sgorgava nei rubinetti delle abitazioni ha spinto il sindaco Giacomo Tranchida a dare vita ad una manifestazione di protesta, assieme ai cittadini, davanti al Palazzo del Governo. E se i cittadini durante l’estate in particolare, devono convivere con le tribolazioni e i disagi quotidiani, i commercianti d’acqua, invece, non possono che sorridere: i loro affari, infatti, vanno a gonfie vele.

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