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Edilizia, crisi senza fine: in provincia cancellati 3 mila posti

Ferrara (Ance): “Dei 30 milioni di Fondi Fas per lavori di manutenzione della viabilità provinciale, circa 12 milioni sono stati bloccati”

TRAPANI. Lo stato di profonda crisi nel settore delle costruzioni ha portato negli ultimi tre anni e mezzo, in tutta Italia, al taglio di oltre 400 mila unità lavorative; in Sicilia, dal 2008 al 1° semestre 2012 il settore ha perso qualcosa come 46.300 occupati (che corrispondono a -30% in termini percentuali) e circa 30.000 nell'indotto, ed ha registrato il fallimento, nello stesso periodo, di 475 imprese.
«E nella provincia di Trapani, che è una delle più colpite con circa 3.500 posti di lavoro persi, tante altre imprese edili sono sull'orlo del fallimento», aggiunge il presidente dell’Ance (l'associazione degli imprenditori edili di Confindustria) Rosario Ferrara: «La situazione è arrivata ormai al "limite" e le aziende edili in modo particolare ormai sono al collasso. Le imprese non possono continuare ad essere stritolate dalla morsa dei crediti vantati nei confronti della Regione e degli Enti locali che sembra non interessi la sorte di migliaia di lavoratori».
A luglio Rosario Ferrara aveva denunciato che dei circa 30 milioni di euro di Fondi Fas (Fondi per le Aree sottoutilizzate), assegnati con la Finanziaria del 2007 per lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria della viabilità provinciale, circa 12 milioni, nel novembre del 2011, erano stati bloccati dal Governo nazionale perché i relativi lavori non erano stati aggiudicati. Un’accusa alla quale l'amministrazione provinciale allora in carica ribadì che i progetti erano ancora in itinere e che, comunque, la maggior parte di quei finanziamenti, circa 18 milioni, era andata in porto.

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