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Trapani Calcio, Petroni al sindaco Tranchida: "Pronti a fare la nostra parte"

Il dottor Fabio Petroni, attuale patron del Trapani Calcio, risponde alla lettera aperta del sindaco Giacomo Tranchida in merito alla salvezza della società.

“Al momento - dice Petroni - è stato predisposto e presentato il ricorso per ottenere in base all'allegato articolo 49 delle Noie che prevede una serie B a girone unico a 22 squadre e che soltanto nella norma transitoria dello stesso articolo ed unicamente per la stagione 19/20 ha previsto 20 squadre fissando il criterio della riammissione. Poiché il Trapani calcio si è collocato al 18 posto in base alla normativa vigente deve essere iscritto alla serie B e non alla serie C. Sarà nostra cura entro i primi giorni della prossima settimana predisporre un'iniziativa in tal senso che prenderà lo spunto dal ricorso presentato che necessiterà di un impegno politico-amministrativo di rilievo del quale il Sindaco di Trapani dovrebbe costituire il fulcro. In subordine si sta provvedendo, seppur con riserva di riammissione in B, a tutti gli adempimenti previsti per l'iscrizione al campionato di serie C che dovrebbe prevedere un campionato basato sui giovani e che sarà nostra cura garantire nei limiti del budget possibile con un contributo, da aggiungere ai ricavi propri della gestione, da parte del socio Alivision di 500.000 euro".

"L'Alivision - continua - per la stagione in corso ha investito, oltre a quanto necessario per la fidejussione, 1.000.000 di euro di cui 850.000 versati entro febbraio 2020 e 150.000 nel luglio 2020. L'Alivision per il prossimo anno, considerando anche la lenta ripresa delle attività, potrebbe intervenire con 500.000 euro oltre a quanto verrà ricavato da botteghino, sponsor e cessioni. Come sa siamo sempre stati di parole e quello che abbiamo detto abbiamo sempre fatto, dal 2 marzo avevo fatto presente al presidente Pace, al consigliere delegato Giuliano e al dg Mangiarano che l'Alivison per il 16 marzo, stante le difficoltà Covid, non avrebbe potuto versare nulla nelle casse del Trapani ma quando l'attività è ripresa, seppur molto parzialmente, non abbiamo fatto venir meno, come nel mese di luglio, il nostro impegno e con i limiti dettati dalla condizione attuale siamo pronti a fare la nostra parte per il futuro. Tuttavia, come fatto presente nel comunicato, non vogliamo assolutamente imporre la nostra presenza, quindi se vi è chi vuole gestire il calcio a Trapani in solitudine od in collaborazione o viceversa sostenere le iniziative che porteremo avanti vi è da parte nostra la massima disponibilità a valutare qualsiasi ipotesi insieme a Lei. Ipotesi che ribadisco possono prevedere o la nostra uscita o la nostra collaborazione ma con la premessa che non accetteremo nessuna interlocuzione non condivisa tramite la Sua persona".

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