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Trapani, Paolo Giuliano: “Nessun ds, siamo al lavoro per i nostri splendidi tifosi”

Mentre il Trapani è in attesa di comunicati ufficiali in merito alla ripresa o no del campionato di serie B, alla società granata vengono accostati nomi di possibili direttori sportivi.

Sulla situazione generale del club è intervenuto il consigliere delegato Area Sport, avvocato Paolo Giuliano, il quale ha tenuto a precisare che “proprio quello legato al direttore sportivo è l’ultimo argomento che potremmo seguire di fronte al Covid 19. Attualmente il sottoscritto e il direttore generale, Giuseppe Mangiarano, siamo concentrati a seguire le indicazioni che ci vengono dalla Lega e a studiare quello che accade a livello federale. In particolar modo la variazione dei protocolli in continua modifica. Siamo consci delle difficoltà attuali e aspettiamo di sapere, ben consapevoli che se è difficile ripartire per la A, per la B lo è ancor di più. Il nostro attuale interesse è rivolto esclusivamente a questa priorità. In ogni caso, per il direttore sportivo, quando sarà il momento abbiamo già le idee ben chiare”.

Giuliano ha proseguito indicando che “allo stato attuale il presidente di Lega ci fa sapere che la B vuole tornare a giocare e ne prendiamo atto. Noi abbiamo una visione collettiva dei problemi della categoria per i cui interessi stiamo lottando e qualcuno apprezza la nostra posizione che non risulta mai di contrasto”.

Poi il consigliere delegato focalizza la propria attenzione sul cammino della squadra prima dell’interruzione ”abbiamo letto su un quotidiano nazionale che abbiamo uno dei budget più bassi della serie B insieme al Cittadella però con risultati opposti. Faccio notare d’avere qualche dubbio su questo, perché dalla fine di gennaio, da quando ho assunto la delega all’area Sport, il Trapani in classifica, nel girone di ritorno, non è in zona retrocessione e questo grazie anche al lavoro del direttore Mangiarano e del mister Castori. Facendo il conteggio dei punti conquistati siamo undicesimi. In quel tratto di campionato avevamo cambiato rotta con risultati soddisfacenti. Mi limito a parlare del girone di ritorno perché ho assunto la delega in quel periodo. E’ giusto che venga detto, per la dovuta precisione”.

Poi elogia la tifoseria granata: “E’ stupenda. La ricordo commosso, totalmente lontano da Trapani, durante la finale per la serie A. Vidi in tv una tifoseria della quale fui colpito dal fair play, dal modo in cui accettò una sconfitta. Ho sempre detto che quando son venuto a Trapani arrivai col ricordo vivo di questa civiltà sportiva. Nell’attuale campionato, in occasioni in cui meritavamo fischi, il pubblico ci ha sempre sostenuto. Questo dato di fatto deve essere preso come elemento di grande forza attrattiva perché chi vede Trapani da fuori, lo nota anche e soprattutto. I tifosi hanno un amore verso la loro squadra che è riconosciuto a livello nazionale. E ciò deve sempre incoraggiare chiunque volesse investire anche un euro su questa società. Poi nel resto nel calcio ci vogliono mille altre componenti. Quando funzioneranno tutte insieme si vedranno campionati meno tribolati di questo”.

L’avvocato Giuliano in conclusione tende a precisare che “la proprietà e la dirigenza ci hanno messo fino all’ultima goccia di sangue affinchè le cose si raddrizzassero dopo la partenza storta. Su questo non ci piove. Una stagione partita male senza alcuna malafede ma purtroppo sono stati dati giudizi infondati su cose inesistenti. Stiamo lavorando per fare qualcosa di bello perché ci sia un futuro migliore. Non tradirei mai questi splendidi tifosi”.

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