Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Trapani, quattro nomi per la panchina: Cosmi, Vivarini, Pochesci e Marino

Si stringe sempre di più il cerchio legato al nome del nuovo allenatore del Trapani calcio, anche se prima potrebbe essere annunciato il direttore sportivo. Tutto sarà più chiaro dopo il consiglio d’amministrazione che si terrà in città venerdì.

In ogni caso la dirigenza granata, per la quale starebbe operando anche il procuratore sportivo Leonardo Ierardi, in qualità di amico della famiglia Petroni, proprietaria Alivision, avrebbe un ventaglio di nomi.

Secondo indiscrezioni dell’ultima ora, sul piatto ci sarebbero i contratti di quattro allenatori: Cosmi, Vivarini, Pochesci e Marino. Riguardo a Serse Cosmi, reduce dalla amara retrocessione col Venezia, l’ex granata sarebbe disposto a tornare a Trapani ma non gradirebbe la presenza di qualche nome all’interno della dirigenza. Trovare un accordo appare non semplice.

Per quanto concerne Vincenzo Vivarini, ex collaboratore di Sarri, cercato in precedenza dal Palermo, si tratta di un tecnico abbastanza interessante che, addirittura, due anni addietro ricevette una telefonata di complimenti da Manchester da José Mourinho. Nei primi del mese di giugno è stato sollevato dall’incarico ad Ascoli.

Sandro Pochesci, ex Ternana in B, ha allenato dal 25 marzo scorso la Casertana in serie C. Infine con Pasquale Marino si sarebbero tenuti finora solo contatti telefonici. Per il tecnico marsalese, già prenotato dal Palermo prima della mancata iscrizione, si tratterebbe della quinta esperienza con club siciliani, dopo avere allenato in passato Milazzo, Ragusa, Paternò e Catania con cui conquistò la promozione in serie A nel 2006.

Intanto, lo studio romano Tonucci & Partners, indicato inizialmente per l’operazione di vendita a Heller della società granata (notizia poi smentita), ha fatto sapere in merito a indiscrezioni circolate di recente che “lo studio si occupa esclusivamente di consulenza legale e tributaria anche sportiva, senza mai intervenire nelle scelte imprenditoriali e manageriali di società e dirigenti di calcio e di non avere alcuna relazione di collaborazione o di lavoro col procuratore sportivo Leonardo Ierardi”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia