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Portafortuna Citro, quando segna il Trapani vola

TRAPANI. «El segna semper lu», dicevano, a Milano, di Maurizio Ganz, un attaccante mingherlino, rapido, che sgusciava tra le maglie delle difese avversarie ed infilava in rete con continuità. «El segna semper lu», dicono a Como, di Simone Andrea, il figlio di Maurizio che del padre ha le stesse capacità realizzative, come ha potuto sperimentare suo malgrado anche il Trapani.

E traducendo in dialetto trapanese quella frase in meneghino, eccola riferita a Nicola Citro, il capocannoniere dei granata che, con i suoi 8 gol, ha fatto buona parte delle fortune della «banda» di Serse Cosmi. Anche lui mingherlino, più di Maurizio Ganz, tanto che, dalle sue parti lo chiamano «il Messi di Fasciano», la «pulce granata» è un vero e proprio portafortuna.

Quando segna lui il Trapani vince e, con una sua «furbata», alla quinta giornata di campionato ha ottenuto, a Salerno, il primo di quei 4 successi esterni, gli ultimi tre nelle ultime altrettante trasferte, che lo hanno fatto assurgere agli antichi fasti di «squadra corsara» che risalgono alla Lega Pro.

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