TRAPANI. «Bisogna uscire dallo psicodramma rappresentato dalla trasferta». È categorico l'allenatore del Trapani Serse Cosmi in vista della sfida dello stadio Comunale «Arechi» di Salerno. «Bisogna uscirne e ne usciremo», ripete anche se forse per un pizzico di scaramanzia non dice che spera di farlo già con la Salernitana. Preferisce puntare sul fatto che «il Trapani può vantare, comunque, la propria imbattibilità, per quanto abbiamo giocato solo sei partite di campionato».
Cosmi è ben cosciente, peraltro, della qualità della Salernitana, forse non ancora espressa al massimo: «È una piazza importante nel panorama calcistico anche per la partecipazione della gente, cosa che, tuttavia, comporta una pressione che non sempre costituisce un vantaggio. Ed è, ancora, una squadra che ha bisogno di stabilizzarsi in serie B, essendo ritornata in questo campionato dopo gli anni bui della società che sono seguiti a quelli fastosi della serie A». Da Salerno giungono segnali di grande rispetto nei confronti del Trapani e non si tiene in alcun conto il fatto che i granata siciliani (sono granata anche i colori sociali dei padroni di casa) non vincano in trasferta da quasi un anno (2-1 a Terni, in rimonta, il 24 ottobre 2014 con gol di Matteo Mancosu e Luca Pagliarulo sotto la gestione di Roberto Boscaglia). Si dice, anzi, che una squadra che può contare su giocatori di qualità come Nicolas, Perticone, Pagliarulo, Scozzarella, Ciaramitaro, Barillá e quindi non può competere solo per la salvezza.
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