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Trapani, tutti pazzi per Torregrossa: è lui il nuovo idolo

È l’attaccante nisseno a riempire il vuoto lasciato dal «Tamburino sardo» nei cuori dei tifosi. Lui è felice ma rifiuta ogni paragone: «Siamo molto diversi»

TRAPANI. «Non voglio paragoni, comunque preferisco non farli. Mancosu adesso gioca in Serie A e non voglio mettermi al suo livello». Ma è inevitabile, per Ernesto Torregrossa, il parallelismo che i tifosi fanno con il «tamburino sardo» emigrato a Bologna. Il calcio, si sa, ha bisogno di idoli ed i tifosi granata ne cercavano «disperatamente» uno.

Davis Curiale, arrivato in luogo di Mancosu nella stessa finestra dello scorso gennaio del calciomercato non ha mai veramente infiammato i loro cuori, neanche con la doppietta realizzata nella sfida vinta 4-2 contro la Ternana il 14 marzo, prima partita di Serse Cosmi. Nell’«era» del comandante Vittorio Morace Matteo Mancosu aveva avuto un solo illustre predecessore, Peppe Perrone, capocannoniere granata in serie D e in Seconda Divisione. Altri giocatori, anche tra quelli attualmente in rosa, pure se «carismatici» ed apprezzati, idoli, però, non lo sono diventati. Quest’anno probabilmente molti avrebbero «scommesso» su Adriano Montalto, trapanese doc, e non è detto che, magari a suon di gol, vi sia un «ribaltone» nella graduatoria del «miglio beniamino». La doppietta di Torregrossa nel 3-0 contro la Ternana non poteva tuttavia non esaltare l’immaginario collettivo più di qualunque altra prodezza.

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