TRAPANI. Quattrocento e non sentirle. Tante sono le partite che il Trapani ha disputato con Vittorio Morace presidente. E sono state collezionate in dieci anni. Dal 28 agosto 2005, prima gara a Siracusa contro l’Adrano in Coppa Italia di serie D, all’ultima di Tim Cup con il Cagliari al «Provinciale». Ed il campionato che comincia domenica è il terzo in serie B, quella categoria che l’armatore napoletano aveva dichiarato di voler raggiungere già all’indomani del suo insediamento al comando della navicella granata. «La squadra è stata costruita … bene», sono le prime parole di Vittorio Morace, il quale racchiude in questa «semplice» frase tutto il suo «sentire» sul Trapani 2015/2016. E subito dopo, poi, lancia anche un monito a tutto l’ambiente granata: «Cosa ci aspettiamo? Non esageriamo — continua —. Vediamo quello che possiamo fare e che sorprese possiamo regalare ai nostri tifosi». Morace, quindi, subito dopo si guarda un attimo indietro. «Sono incredulo nel pensare che siano trascorsi dieci anni dal mio arrivo alla guida del Trapani — continua —. Certo che di strada ne abbiamo fatta tanta. È anche vero, però, che il tempo ci è stato favorevole, considerato tutto quello che abbiamo fatto in questo periodo. E per il futuro speriamo di poter ancora andare avanti».