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Marsala, alla scuola Verga manca la scala antincendio

Il preside Giuseppe Pellegrino: «Per questioni di sicurezza dall’1 al 15 luglio mi sono occupato personalmente della questione con i vigili del fuoco»

MARSALA. «Siamo preoccupate perché nella scuola frequentata dai nostri figli, al primo piano, c’è una porta d’emergenza senza la necessaria scala antincendio. Anche se i maniglioni sono bloccati da una catena noi non ci sentiamo tranquille». A rivolgersi al Giornale di Sicilia sono state tre mamme di alunni del plesso «Giovanni Verga», scuola elementare che si trova in contrada San Leonardo, nella periferia nord del marsalese e che fa parte dell’istituto comprensivo «Giovanni Paolo II». Nei giorni scorsi i genitori degli alunni si sono riuniti per parlare di un problema che si protrae da più di dieci anni. «Basta salire al primo piano – hanno detto Angela Angileri, Vita Maria Genna e Dorotea Lombardo – per capire cosa ci preoccupa. In fondo al corridoio c’è una porta che, se aperta, sfocia sullo strapiombo. È vero che c’è una catena, ma ci chiediamo cosa potrebbe accadere se un bambino inavvertitamente spaccasse il vetro». Prima qui c’era una vetrata protetta da grate di metallo, come al piano di sotto, poi circa undici anni fa è stata messa una porta, che doveva essere l’ingresso verso la scala d’emergenza, che però non è mai stata montata. Lo scorso anno erano stati posti dei banchi per rendere ancora più difficile avvicinarsi alla porta, «ma la verità – ha detto il preside Giuseppe Lucio Pellegrino – è che per risolvere il problema ci vuole la scala antincendio. Non ci sono altre soluzioni. Per questioni di sicurezza dall’1 al 15 luglio mi sono occupato personalmente della questione con i vigili del fuoco». Ora una delle tre classi che prima era allocata al piano di sopra è stata trasferita – per il nuovo anno scolastico – al pian terreno e così di sopra ci saranno circa quaranta alunni. Per loro è sufficiente, come unica via di fuga, la scala interna. Ma la preoccupazione non si placa. «Io – continua il preside – ho scritto anche al commissario straordinario Giovanni Bologna, informandolo della questione. La missiva è del 2 settembre. Io ho fatto tutto il possibile, ora spetta al Comune risolvere il problema». «L’anno scorso – spiegano le mamme – i nostri figli facevano ricreazione in classe per ovvi motivi di sicurezza, oppure scendevano giù dove non ci sono pericoli. Ma anche così non si risolve: i bagni sono vicini a quella porta e quindi non possiamo dire che il corridoio non sia frequentato ugualmente. I bambini sono imprevedibili. In attesa che si risolva la questione definitivamente bisognerebbe apporre almeno un armadio o un pannello davanti alla porta». La preoccupazione è che i bambini possano aprire la porta e incagliarsi mani on piedi rimanendo feriti. «Le ante diverrebbero troppo pericolose – hanno detto le signore –. Questo è evidente. Finora nessuno si è fatto male, ma una soluzione va trovata subito, prima che sia troppo tardi. A quel punto ci chiediamo di chi sarebbero le responsabilità». Rassicurazioni, sul problema in questione, sono state date dal presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano. «Il progetto per la scala è già esecutivo – ha detto – ed è stato inserito già l’anno scorso nel piano triennale delle opere pubbliche, con la data di quest’anno. Mi impegno a garantire che entro l’autunno sarà indetta la gara d’appalto e che entro dicembre inizieranno i lavori». Le mamme, dal canto loro, hanno replicato: «Noi vigileremo. Non intendiamo mollare né smettere di lottare per la sicurezza dei nostri figli».  

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