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Trapani, troppi cani nella spiaggia di San Giuliano: protesta dei bagnanti

TRAPANI. Cani al guinzaglio e cani randagi, non sempre la convivenza con l'uomo è civilizzata. Ma non è certo capacità dell'animale a quattro zampe, ricercare i modi per un'idonea condivisione degli spazi urbani. A tal proposito Sergio Ciulla, responsabile Assoturismo Confesercenti locale, in una lettera inviata al Giornale di Sicilia, chiede ai sindaci di Trapani ed Erice di adottare i provvedimenti e nel contempo espone un fatto al quale ha assistito nella spiaggia di San Giuliano. Protagonisti sono un uomo e il suo cane al guinzaglio e una donna: "Ho sentito il grido di una turista milanese-afferma Ciulla-che dopo avere visto una rottweiler orinare sulla sabbia ha manifestato il proprio disappunto, ma si è sentita rispondere: "tornatene da dove sei venuta", non dal cane ovviamente, ma dal suo proprietario". Ciulla enumera inoltre le incontrollate presenze canine sulla spiaggia, sia di proprietà che randagie: "Il problema dei cani è quello di trovare una normativa urgente e chiara -dice Ciulla- perché sono i comuni che devono legiferare in merito. I cani scorrazzano in spiaggia tra i bagnanti, divertendone alcuni e spaventandone altri: non si vede una museruola, non un guinzaglio. Il piacere di possedere un cane a volte, va oltre ogni norma del vivere comune e a scapito di chi ha problemi ad approcciarsi con gli animali. Nel tratto fra piazza Iolanda e via Sant'Anna, dietro il polo universitario e nei giardini di quest'ultimo, sostano invece da anni branchi di randagi, pronti a difendere il proprio territorio. Chiedo ai sindaci di Erice e di Trapani di regolamentare la "questione cani". Inoltre in un simile stato delle cose, operando nel ramo del turismo non posso fornire una positiva immagine del nostro territorio". Questa la risposta del sindaco Vito Damiano: "Microcippiamo e sterilizziamo già i cani che circolano liberi, multiamo i proprietari senza paletta e sacchetto per le feci, che non utilizzano museruole e che non conducono al guinzaglio i propri animali e separiamo i branchi, ma la situazione è complessa perché tanti sono anche i casi di cani abbandonati e ciò rende il problema sempre crescente. Ringraziamo per le segnalazioni, utili per migliorare il nostro lavoro". "C'è un'ordinanza regionale, recepita dalla Capitaneria di Porto-spiega il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida- che proibisce l'accesso dei cani in spiaggia, dove possiamo potenziare i servizi delle Guardie zoologiche. Siamo attivi con sterilizzazioni e microcippature dei randagi, aumenteremo quando necessario, gli interventi degli accalappiacani".

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